martedì 13 marzo 2012

Ghost Rider: spirito di vendetta: trama, backstage, immagini e note del film con Nicolas Cage e Violante Placido


A distanza di cinque anni dal primo episodio, che aveva fruttato oltre 100 milioni di dollari al botteghino americano, Nicolas Cage ritorna a calarsi nei panni di Johnny Blaze in GHOST RIDER: SPIRIT OF VENGEANCE.  In questo nuovo capitolo della saga, diretto da Neveldine/Taylor, (Crank) Johnny è ancora alle prese con la maledizione del cacciatore di taglie del diavolo… ma dopo l’incontro con il leader di un gruppo di monaci ribelli (Idris Elba) sembra disposto a tutto pur di salvare un ragazzino dalle grinfie del diavolo - e liberarsi una volta per tutte dalla maledizione che lo perseguita.
Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 23 marzo 2012. 
Di seguito sono riportati alcune fotografie scattate durante le riprese del film ed un video sul backstage di Ghost Rider - Spirito di vendetta che mette in evidenza quanto spericolate e sotto certi aspetti folli siano state certe riprese, con entrambi i registi trasformati in un veri e propri stuntman.
Da sottolineare il fatto che Nicolas Cage in questo film interpreta il doppio ruolo di Johnny Blaze e Ghost Rider, mentre nel precedente il  diabolico motociclista dal teschio infuocato era interpretato esclusivamente da stuntmen.
riprese in rollerblade: il regista si trasforma in stuntman
 
la bella Violante Placido in una scena del film
una scena del film

I realizzatori ed il cast del film
Soggetto David S. Goyer, ispirato al fumetto della Marvel
Sceneggiatura Scott M. Gimple, Seth Hoffman e David S. Goyer

Produttori Steven Paul
Ashok Amritraj
Michael De Luca
Avi Arad
Ari Arad

Produttori esecutiviE. Bennet Walsh, David S. Goye, Stan Le, Mark Steven Johnson

Direttore della Fotografia Brandon Trost

I protagonisti principali

Nicolas Cage: Johnny Blaze / Ghost Rider
Johnny Whitworth: Roarke / Blackout
Ciarán Hinds: Mefistofele
Idris Elba: Moreau
Note di regia

“Eravamo entrambi molto elettrizzati all’idea di dirigere questo film”, commenta Taylor, uno dei registi del film. “L’idea ci piaceva moltissimo per due motivi: innanzitutto per l’opportunità di dirigere un film che fa parte di una saga interpretata da Nicolas Cage, e secondo, perché ci ha dato l’occasione di lavorare su un fumetto all’avanguardia e di grande successo il cui protagonista è un tizio con il cranio in fiamme che assesta colpi a destra e a manca” aggiunge l’altro regista, Neveldine. “Credo che questa volta i produttori desiderassero spingersi un po’ oltre, ed è per questo che il nostro stile e il nostro modo di lavorare sono sembrati la scelta più appropriata. Hanno ritenuto che saremmo riusciti a fare esattamente il film che desideravano e per questo ci siamo trovati perfettamente in sintonia.”
Liberi di rendere il film più aggressivo e di spingersi oltre i limiti del capitolo precedente, i due registi hanno potuto dare libero sfogo alla loro immaginazione. “L’unica cosa che sapevamo con certezza e che desideravamo mantenere del primo film era Nick Cage ma sapevano anche che avremmo cambiato tutto il resto, compresi il suo aspetto, la sua maniera di vestirsi e persino la sua moto. E per nostra fortuna, i dirigenti dello studio hanno detto: “A noi va benissimo, è un’idea fantastica ed è esattamente quello che vi avremmo chiesto.” E’ stato questo il punto dal quale siamo partiti. Ma quello che cercavamo in realtà era uno stato d’animo, un modo di essere, di sentire, un’estetica.”
Neveldine e Taylor hanno uno stile e un modo di lavorare che si potrebbero definire “cinetici”, sia davanti sia dietro la macchina da presa, come spiega il protagonista Nicolas Cage. “L’energia che ha caratterizzato la realizzazione di questo film l’ha trasformata in un’esperienza unica,” racconta l’attore. “E’ stata un’esperienza molto più “selvaggia”, quasi spericolata – soprattutto per quanto riguarda la maniera di girare di Mark Neveldine. Quando ha la macchina da presa in mano, si trasforma in una specie di stuntman, rischiando la vita centinaia di volte, appeso a una fune o sfrecciando sui Rollerblades. E’ un cineasta molto attivo. Gli appassionati del genere resteranno stupefatti dalla fotografia e dal lavoro spericolato e folle realizzato da Mark, Brian e dal direttore della fotografia Brandon Trost.”
E mentre altri registi avrebbero optato per il computer e la tecnologia più all’avanguardia per ricostruire l’universo di Ghost Rider, Neveldine/Taylor hanno cercato di girare più scene possibili su veri set. “Abbiamo utilizzato le controfigure e abbiamo filmato delle vere corse in motocicletta – anche se la testa del protagonista si infiamma solo al computer,” aggiunge Taylor. “Credo che la nostra maniera di girare regali allo spettatore un’esperienza più reale e coinvolgente.”

Le motociclette del film Ghost Riderd
Per l’iconica motocicletta di Johnny Blaze, i registi hanno scelto la Yamaha V-Max.
E poi c’é l’altra motocicletta, quella di Ghost Rider. La moto di Blaze cambia – come lui del resto – quando si trasforma in Ghost Rider: la sua moto è una Moto Infernale, ed è totalmente diversa: è come se fosse fatta di lava fusa, sembra una motocicletta che è scampata a un incendio..”
La motocicletta di Moreau infine è una Ural Solo 750 russa, riadattata e dotata di una nuova sella in pelle e di borse di pelle vintage.
Ma il veicolo sicuramente più impressionante del film è il gigantesco Bagger 288 comandato da Ghost Rider durante l’esplosiva battaglia nella cava contro l’armatissimo Carrigan e la sua truppa. Il Bagger è un gigantesco escavatore o un macchinario da miniera lungo circa 23 metri e alto 10.

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