venerdì 11 giugno 2010

The NewMoon Twilight Saga: recensione del secondo capitolo della saga di Twilight

Doverosa premessa, prima di continuare nella scrittura del secondo capitolo della saga di Twilight, New Moon,  è che una recensione non può prescindere da un singolo, fondamentale, dato di partenza: se chi si appresta a recensire sia o meno in "target", se faccia o meno parte del "pubblico" a cui autori, scenografi e registi puntano. Appare evidente in tal senso che un ingegnere di 32 anni  non sia del tutto adatto a recensire un film che è stato un successo enorme al botteghino ed ha milioni di fan sparsi in giro per il mondo.
Se il primo capitolo della saga mi aveva lasciato perplesso, anche questo secondo film non smette di alimentare dubbi che mi assalgono riguardanti sia il modo di esporre alcune tematiche di sicuro interesse narrativa, sia la forse smisurata ed esagerata fama che hanno ottenuto i protagonisti della saga, al di là delle proprie doti recitative o delle proprie caratteristiche fisiche.
Bene e male, amore e odio, caldo e freddo, Paradiso ed Inferno, buoni e cattivi... questa seconda pellicola riaffronta e rimescola le stesse tematiche di base: la lotta fra il bene e il male, con riferimenti ad amori impossibili alla Romeo e Giulietta che diventano esplicite citazioni, con desideri suicidi da parte di chi pensa di aver perso l'amato e con apparizioni in più punti sia della copertina di un Romeo and Juliet che della declamazione di alcuni passi del dramma shakespeariano.
Tornando al target... il film nasce per colpire i giovani in quella fascia di età impossibile da decifrare che va dai 12 ai 16 anni... il cinema ne era pieno, forse strapieno, con tanto di appassionati sospiri ed applausi nelle scene "calde" (calde???? ) e commenti coloriti ai danni del co-protagonista di turno. Ciò nonostante, anche con gli occhi di un ragazzino sognatore, non sono riuscito a non sorridere nel pensare che in DUE film, oltre 240 ore di pellicola, in una saga cinematografica su vampiri, gli amanti passionali per eccellenza, non c'è una singola e sola scena degna della figura romantica del vampiro.
Una cosa che potrebbe funzionare è la contrapposizione fra la fredda rigidità  del vampiro Edward ed il calore ed esuberanza fisica del licantropo Jacob ma purtroppo il regista non sfrutta l'occasione e lascia che il confronto sia appena accennato. L'occasione per approfondire e far soffermare l'attenzione dello spettatore su una serie di figure interessanti  è persa: giusto il tempo per apprezzare qualche scena e si torna subito al glaciale clima di questi vampiri inceronati, un po' troppo simili a super eroi in stile X-men (c'è chi vede il futuro, chi legge nella mente, chi con uno sguardo provoca dolore, chi ha poteri straordinari di ripresa etc. etc. ) e un po' troppo distanti dai vampiri precedentemente portati sul grande e piccolo schermo. Peccato, perchè la figura del licantropo, che in questa saga non è l'uomo  che nelle notti di  luna piena, contro la propria volontà, si tramuta in un mostro, bensì lo spirito protettore e guardiano delle popolazioni native d'America, che, per proteggere il proprio territorio sacro o le proprie famiglie, si trasforma in lupo, animale forte, protettivo e "da branco", meriterebbe maggiore spazio ed attenzione.
 I paesaggi sono fantastici, sia le scene girate in Nord America, che quelle "nostrane", con la bella Volterra descritta attraverso le immagini dell'altrettanto piacevole centro storico di Montepulciano.
Il cast è discreto, buona la prova del "caldo" Taylor Lautner (Jacob) mentre appare in poche scene il protagonista "freddo" Robert Pattinson

In breve:
Film cult della nuova generazione di "teen-ager", può essere visto a patto di sapere a cosa si va incontro.
Bambini:  figura come "horror" ed ha un 13+ su mymovies...  boh...

Giudizio: @@ 1/2

Visto a Napoli al cinema Modernissimo, sala 1, in ultima fila. 

Questa recensione è stata riscritta partendo da quanto pubblicato qui.

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