mercoledì 16 giugno 2010

Chéri - recensione del film con Michelle Pfeiffer (2009)


Il film è ambientato nella Francia di inizio XX secolo, in piena Belle Epoque, nei saloni dei grandi alberghi di Parigi ed in  splendide dimore, all'interno delle quali le ultime cortigiane, negli anni che precedono la prima guerra mondiale, passano buona parte del loro tempo narrandosi a vicenda le esperienze dei bei tempi che furono e cercando, al contempo, sempre più giovani amanti per allontanare il momento in cui rendersi conto di essere passate.    In questo contesto si inserisce la storia d'amore fra l'affascinante cinquantenne Lea, bella e ricca cortigiana, ed il bel decadente diciannovenne Fred Peloux,  detto Cheri (interpretato da Rupert Friend), figlio di Madame Charlotte Peloux, anch'ella cortigiana.   Dissoluto e dannato, Chèri viene affidato dalla madre alle cure di Lea, affinchè questa possa erudirlo ed aiutarlo a crescere, ma, ben presto, i due diventano amanti, travolti da una passione che travalica la notevole differenza d'età.  Per sei lunghi anni Lea manterrà il suo giovane pupillo, finchè costui non tornerà nella dimora materna per organizzare il proprio matrimonio con una coetanea, ricca figlia di una terza cortigiana e da allora inizierà un lungo peregrinare per entrambi, alla ricerca della felicità perduta.
Questo film può piacere a chi ama i melodrammi in costume per gli altri risulterà essere abbastanza intuibile, poco emozionante e di poco spessore.  I pochi  spunti  di interesse offerti all'inizio si perderanno infatti in un ripetersi di scene già viste.
Forse l'unico, vero, punto di forza del film, insieme alla presenza della sempre affascinante e bellissima Michelle Pfeiffer, è la ricostruzione della capitale parigina di inizio secolo, fra i fasti dei grandi alberghi ed il lusso degli abiti delle signore.   Meritava forse maggiore spazio la sempre brava Kathy Bates.


giudizio complessivo: @@

Film non adatto ai bambini più a causa degli argomenti trattati (si parla pur sempre di cortigiane ed amanti.) che della presenza di scene realmente erotiche.

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