lunedì 31 maggio 2010

Che fine hanno fatto i Morgan? - recensione e trama del film con Hugh Grant e Sarah Jessica Parker

Che fine hanno fatto i Morgan? è una commedia che ha per protagonisti Hugh Grant e Sarah Jessica Parker, e riesce, pur essendo costruita sopratutto sulla bravura e la fama dei due principali interpreti,  in alcuni momenti, a sprazzi, a risultare divertente ed apprezzabile.  Lo spunto narrativo consiste nel prendere  due rampanti newyorkesi, in crisi come coppia ma di grande successo nel mondo  del lavoro, e scaraventarli nel bel mezzo del nulla, in un'ideale paesino distante da tutto e da tutti in pieno Wyoming, stato interno americano famoso sopratutto perchè al suo interno c'è il parco di Yellowstone, in cui erano ambientate le storie di Yoghi e Bubu.  Dopo un avvio non esaltante del film, in cui nè Hugh Grant nè Sarah Jessica Parker riescono a dare il meglio di sè, stentando fra stereotipi di loro personaggi già visti in passato,  la pellicola prende una direzione diversa appena ci si allontana da New York, a causa del fatto che i coniugi Morgan, essendo unici testimoni di un omicidio, entrano, loro malgrado, nel programma protezione testimoni.
Il forte contrasto fra la vita frenetica e tecnologicamente avanzata della Grande Mela ed il ritorno forzato alle origini, senza computer o tv via cavo, creano i presupposti per spunti comici e discrete performance personali dei singoli protagonisti. Il lieto fine è garantito ed a tratti si ride, grazie sopratutto alla verve comica di Hugh Grant. 
Di seguito è enunciata parte della trama
Paul e Meryl Morgan sono marito e moglie, separati da alcuni mesi a causa di un tradimento di lui e dello stress nervoso di lei causato dalla difficoltà ad avere figli, sono testimoni involontari dell'omicidio di un cliente di lei, immobiliarista talmente nota da apparire sulle copertine delle riviste., personaggio sotto certi aspetti fin troppo simile a quello interpretato nella nota serie TV.    Il necessario allontamento, insieme alla nuova identità a loro fornita,  li porterà a cercare se stessi in un paesino di frontiera, distante anni luce dai rumori e dalle luci della grande metropoli e l'incontro con la coppia sceriffo - vicesceriffo Clay ed Emma, così uniti nel loro essere sotto certi aspetti ruspanti e rustici, farà sì che i due possano alla fine ricongiungersi sentimentalmente, fra una corsa campestre - in sostituzione del classico giro del Central Park - ed incontri più o meno divertenti con la gente del posto.  Il lieto fine, dall'arresto del criminale fino alla soluzione di tutti i problemi  ed all'aumento, tanto atteso, del numero di componenti familiari, è scontato. 
Buona, come sempre del resto, è la prestazione di Hugh Grant, anche se non sempre riesce ad essere originale ed a eliminare quella sensazione di "già visto" di alcune sue espressioni,  sensazione che invece non abbandona mai Sarah Jessica Parker, troppo donna in carriera alla "sex and city" per calarsi davvero in un  personaggio differente.  Simpatiche sono le figure di contorno, dalla brava Mary Steenburgen, vista di recente in Ricatto d'amore, ai divertenti caratteristi Sam Elliott  e Wilford Brimley (visto in Coocon).
Il film nel suo complesso è vedibile, a patto di aver fatto cadere la scelta su una pellicola che non ha pretesa di impegnare lo spettatore ma semplicemente di intrattenerlo per meno di due ore, senza noia e con qualche sorriso.
Va segnalato che per questa interpretazione Sarah Jessica Parker ha ricevuto una nomination ai poco ambiti "Razzie" Awards.

Film adatto ai bambini e ragazzini in quanto sono assenti sia iturpiloquio che scene violente o di sesso.  Gli argomenti trattati non sono particolarmente impegnativi nè necessitano di spiegazioni preventive. 

Giudizio sintetico: @@ 1/2

Visto al Martos Metropolitan, sala 2: sala di dimensioni medio/piccole con schermo grande, anche se non super, adatto alla dimensione della sala.  
Va segnalato che a oltre due mesi dalla riapertura del multiplex, non è ancora possibile pagare con carta di credito o bancomat e che il servizio di prenotazione (e non di acquisto) on line o via sms è spesso difettoso. Ci sono margini di miglioramento che andrebbero colmati quanto prima.

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